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Giovani e città: a Milano nasce Open Casello

di Camilla Pinoli, Consulente di a|place

Da gennaio 2024 Avanzi accompagna, insieme a BASE Milano e Codici Ricerca e Intervento, il Comune di Milano (nello specifico la Direzione di Progetto Promozione Giovanile e Transizione Scuola-Lavoro) nel percorso di rilancio dello storico servizio Informagiovani. Lo facciamo all’interno di Open Casello, ex casello daziario di Piazzale Cantore oggi trasformato in spazio di coinvolgimento diretto, sperimentazione e opportunità per i più giovani.

L’obiettivo dell’iniziativa è far emergere i bisogni della popolazione giovanile, espliciti e non, nel momento della transizione verso la vita adulta, accompagnandoli e informandoli sulle opportunità, i servizi e i progetti promossi dal Comune di Milano.
Oltre alle attività più classiche del servizio, Open Casello nasce con l’intento di promuovere e sostenere la partecipazione attiva dei giovani grazie al coinvolgimento di associazioni giovanili, gruppi informali e volontari nella gestione di campagne di sensibilizzazione, iniziative e percorsi di orientamento rivolti ai propri pari.
Così Informagiovani si è trasformato in Giovani Milano, servizio integrato e multidisciplinare dedicato ai giovani tra i 14 e i 35 anni lungo il loro percorso formativo, professionale e di cittadinanza attiva.

Lo Spazio

Open Casello si trova nel centralissimo piazzale Cantore, a due passi dalla Darsena, nell’ex casello daziario ristrutturato per accogliere nuovi servizi e attività grazie alle tre nuove sale multifunzionali.
Si tratta di una posizione forse insolita per raggiungere i giovani che vivono lontani dal centro, che difficilmente escono dal proprio quartiere perché a questo sono legati da un senso di appartenenza e identità non trasferibile sull’ampia scala cittadina. Questa difficoltà è alimentata dalla mancanza di mezzi a disposizione o di accesso alle opportunità disponibili in città, che troppo spesso si rivolgono “ai soliti” o a chi è già pronto a partecipare. La posizione centrale, però, permette di essere in una zona franca, in cui poter dialogare con tutti i municipi che la circondano senza la pretesa di accentrare le risorse ma anzi, con il desiderio di fare da snodo tra progetti e realtà diffuse.

Uno degli obiettivi di Open Casello è infatti quello sconfinare, di uscire dalle proprie mura per diffondersi in città e raggiungere le aree con meno opportunità, meno coperte dai servizi comunali come i Centri di Aggregazione Giovanile (CAG) e le educative di strada, con un’alta concentrazione di giovani a rischio di dispersione scolastica o con desideri in cerca di uno spazio per esprimersi.
Per questo, parallelamente alla programmazione culturale e al Cantiere delle Politiche Giovanili, Open Casello sta svolgendo con i diversi Municipi un lavoro di dialogo, ascolto e orientamento delle possibili collaborazioni e sinergie a livello cittadino.
Un approccio che ci consente di pensare allo spazio fisico come dispositivo di attivazione e protagonismo, come strumento di promozione e sperimentazione di cittadinanza attiva aperto a tutti e tutte.

La programmazione

Open Casello ha due anime che si alternano giorno e notte.
La mattina è il nuovo spazio del servizio Giovani Milano che accoglie i servizi classici dell’Informagiovani, ad accesso gratuito: sportelli di ascolto, percorsi di orientamento scuola – lavoro, mappatura delle competenze, informazione e consulenza sulle opportunità esistenti per persone tra i 14 e i 34 anni.
Si tratta di un servizio attivo all’interno di una più ampia rete cittadina di progetti a supporto dei più giovani, con un’attenzione particolare verso coloro che non studiano né lavorano, grazie a iniziative come MiG Work e GeCo – Generazione Connessioni.

Dalle 18:00 in poi, Open Casello cambia pelle e si trasforma in uno spazio attivo di coinvolgimento.
Da maggio 2024 è stata avviata l’attività di progettazione di Open Casello insieme a gruppi di giovani impegnati su tre ambiti diversi: un gruppo a supporto della comunicazione del progetto, un gruppo composto da studenti e studentesse del Politecnico di Milano per progettare una piazza tattica in Piazzale Cantore e un gruppo a supporto della programmazione culturale.

Nonostante le attività diurne fossero già cominciate, il 13 giugno Open Casello è stato inaugurato al pubblico con una giornata di attività aperta a tutta la città, durante la quale è stato avviato il Cantiere Cittadino per le Politiche Giovanili: un percorso aperto ad operatori e operatrici per far emergere possibili direttrici di lavoro comune e condividere idee e prospettive di intervento sulle politiche e sui progetti rivolti ai giovani che vivono Milano.
L’inaugurazione è proseguita nel pomeriggio con una vera e propria festa che ha riempito gli spazi interni ed esterni di Open Casello, con un programma di attività curato dai gruppi giovanili coinvolti nell’animazione culturale del progetto.

A luglio 2024 è stata lanciata l’open call “Prenditi (il nostro) spazio”, per raccogliere idee, proposte, progetti strutturati, persone curiose o adesioni incerte utili a costruire insieme il palinsesto culturale di Open Casello.
La Call, che non richiedeva prerequisiti specifici se non quello di essere under 35, ha raccolto più di sessanta proposte in un mese, sintomo di un desiderio collettivo di prendere parte in prima persona alla vita cittadina.

Ad oggi, il Casello si sta preparando per diventare la casa di laboratori e piccoli eventi, mostre e videoproiezioni, e ancora dialoghi, musica, arte, cultura, che prenderanno corpo in un programma culturale da gennaio 2025.
La volontà è quella di dare ai giovani la possibilità di sperimentare e approfondire i propri interessi mettendo a loro disposizione uno spazio in cui mettere in pratica idee e desideri, liberi di potersi esprimere, sbagliare e di appropriarsi di un pezzetto di città, ognuno con il proprio metodo e linguaggio, accompagnati da un gruppo di professionisti che faranno man mano un passo indietro per lasciare loro spazio.

Il gruppo di lavoro

Dietro Open Casello c’è un gruppo di lavoro articolato tanto quanto il progetto: un’amministrazione pubblica (il Comune di Milano), uno spazio ibrido culturale (BASE Milano), un’organizzazione che promuove percorsi di ricerca e interventi di trasformazione sociale (Codici), un gruppo di ricercatori, progettisti, consulenti e imprenditori che si occupa di innovazione sociale, sostenibilità e impatto (Avanzi).
Il team si ritrova periodicamente in riunioni plenarie, allargandosi anche agli operatori e operatrici che erogano i servizi di orientamento, ad altri progetti che lavorano insieme ai giovani o a gruppi e associazioni giovanili, per sviluppare tavoli di rete che siano un punto di riferimento per la progettualità̀ giovanile e per confrontarsi sulle sperimentazioni da fare, interrogarsi su come dialogare, coinvolgere e aprirsi alle generazioni under 35 nella città di Milano.

Si tratta di incontri generativi, di processi aperti di progettazione collettiva e di mutuo apprendimento. La città qui non è solo lo sfondo in cui tutto questo è possibile, ma è un campo di opportunità attivo, che mette le proprie risorse a disposizione per sperimentare nuove forme di coinvolgimento e di protagonismo giovanile.

Per approfondire:

> Report della ricerca “Giovani e Milano. Un percorso di ricerca-azione tra protagonismo, politiche, spazi e territorio”
> “Ehi bro, dove ci si becca” di Rossana Certini

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