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“La Scuola al Centro del Futuro”: a Brescia la rigenerazione urbana parte dai contesti educativi

di Linda Cossa, Carlotta Roma, a|place

Da maggio Avanzi sta accompagnando il Comune di Brescia nella realizzazione del programma “La Scuola al Centro del Futuro” nell’ambito della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile. L’iniziativa, che vede la scuola come leva per promuovere processi di rigenerazione urbana, ha dato vita a Spazio Lampo, un dispositivo di presidio temporaneo e progettazione attraverso il quale condurre percorsi di ascolto, coinvolgimento e attivazione della comunità locale.

Sulla scena urbana sempre più nuove progettualità e nuovi attori stanno ridefinendo la propria azione attorno al nesso educazione-città, consapevoli che processi di innovazione, sostenibilità, inclusione e coesione sociale si promuovono via apprendimento sociale e che l’educazione può configurarsi come leva di cambiamento e sviluppo del territorio, soprattutto quando si tratta di lavorare nei contesti caratterizzati da fragilità territoriali.

Siamo nel quartiere Don Bosco, nella zona sud-ovest di Brescia, contesto urbano che oggi vive una condizione di marginalità sociale, economica e ambientale e l’emergere di fenomeni di ghettizzazione a base etnica. Un quartiere privo di spazi pubblici sicuri e plurali, con una carenza di attività di aggregazione e svago stimolanti, oltre che di opportunità di scambio tra le molteplici culture e pluralità presenti. Nonostante la vicinanza dal centro cittadino, il quartiere soffre una condizione di isolamento e, nonostante gli sforzi delle associazioni e delle scuole presenti sul territorio, fatica a trattare le sue multidimensionali problematicità.

È in questo contesto che il Comune di Brescia nel 2021 ha promosso un processo di rigenerazione urbana attraverso la Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SUS) “La Scuola al Centro del Futuro. La rigenerazione dell’area sud-ovest di Brescia parte dalle scuole”. La finalità della SUS, in linea con gli obiettivi di Regione Lombardia (promotore del Programma, a valere su fondi strutturali e di investimento europei) attorno al focus “scuola e cittadinanza”, è di intervenire sul sistema scolastico con un insieme di azioni che conducano al miglioramento del ruolo della scuola non solo come luogo di formazione, ma anche di inclusione e coesione sociale.

La scuola è riconosciuta come presidio di rigenerazione urbana, che si apre al territorio per risponderne ai bisogni ma, soprattutto, per dare spazio alle vocazioni, alla capacità e alla domanda di agire di chi lo abita. Il polo scolastico diventa interfaccia con la città, attivando dispositivi che vogliono valorizzare le pluralità e le diversità culturali e sociali, cogliendone la ricchezza, fuori e dentro le aule.

Nel contesto bresciano, la strategia promuove un approccio integrato e articolato su due livelli: da un lato agisce sul sistema scolastico di tutta l’area sud-ovest della città, dall’altro individua un intervento “bandiera” basato sulla riqualificazione di due istituti in una porzione del quartiere Don Bosco, che consiste nella realizzazione di un Community Hub all’interno del plesso scolastico, per la cui progettazione e attivazione Avanzi sta accompagnando il Comune di Brescia.

   
LA SCUOLA COME COMMUNITY HUB

Concepita come community hub, la scuola torna così a condividere il ruolo educativo con l’intera comunità, proponendo un modello che riconosce studenti e studentesse come partecipanti attivi dei processi di apprendimento, con potenziale e aspirazioni da coltivare, da riconoscere e fare emergere. Re-immaginare i quartieri partendo dai contesti educativi consente di sostenere e ampliare l’agency di tutta la comunità, e non solo dei giovani, in particolare nei contesti periferici. Il quartiere e la città diventano agenti e le persone che li frequentano, la prima comunità educante.

L’obiettivo è coltivare, nelle persone, “la capacità di aspirare” (Appadurai, 2004): offrire spazi in cui le comunità, con particolare riferimento alle nuove generazioni, possano esprimere ambizioni e immaginare nuove prospettive, spostando l’educazione nel dialogo collettivo. Uno spazio di questa natura dovrà essere capace di generare esiti collettivi che si traducono in dinamismo culturale, coesione sociale e densità delle relazioni attraverso il riconoscimento e l’attivazione delle energie sociali presenti. Uno spazio ibrido che, anche dal punto di vista spaziale, dovrà essere disponibile e capace di favorire pratiche di apprendimento di diversa natura, nate da molteplicità di usi, attività e pratiche differenti; uno spazio plurale perché accessibile e accogliente per diversi tipi di utenti; uno spazio generativo perché erogatore di servizi e di beni pubblici locali, generatore di impresa e alimentatore di piccole economie locali; uno spazio che innesca processi piuttosto che uno spazio concluso.

   
SPAZIO LAMPO: UN PRESIDIO TEMPORANEO DI CO-PROGETTAZIONE

Per fare questo è necessario fare prima di tutto un passo indietro nella progettazione, offrendo spazi in cui le diverse comunità presenti sul territorio possano sperimentare processi di “presa di parola”, di riconoscimento del proprio ruolo e del valore della propria opinione. Spazi in cui tutti i corpi siano rappresentati e valorizzati, in cui tutte e tutti, a prescindere da età, genere, classe, provenienza e abilità, possano esprimere bisogni, ambizioni e desideri e favorire la produzione e lo scambio di conoscenza per progettare un polo aperto e vibrante.

Ecco perché, insieme al Comune di Brescia, abbiamo inaugurato il 6 ottobre “Spazio Lampo”: un presidio temporaneo che sarà aperto per tutta la durata delle fasi di cantiere, dove informarsi e co-progettare il nuovo Community Hub. Dentro Spazio Lampo, tutte le cittadine e i cittadini possono portare le proprie esigenze, i propri desideri e attivare la propria immaginazione per progettare un nuovo spazio ibrido capace di rappresentare tutte e tutti e di attivare spazi, funzioni e servizi che rispondano alle diverse esigenze. Spazio Lampo sta prendendo vita attraverso laboratori di lettura del territorio, workshop di co-design, call for ideas e attività culturali co-progettate insieme alle associazioni della città, oltre che laboratori per studenti e studentesse, primi utenti e protagonisti del processo di rigenerazione. Queste attività di ascolto, animazione e coinvolgimento hanno come obiettivi la promozione di processi di condivisione, dinamiche di co-creazione del valore e l’innesco di nuove relazioni urbane intorno al progetto, al fine di rendere il Community Hub uno spazio di opportunità vivace, in grado di migliorare la qualità urbana e proporre nuove pratiche d’uso.

Per scoprire tutte le iniziative, segui Spazio Lampo su Instagram e su Facebook e iscriviti alla newsletter.

“La Scuola al Centro del Futuro” è un progetto promosso dal Comune di Brescia nell’ambito della strategia di sviluppo urbano sostenibile a valere sui fondi strutturali e di investimento europei 2021-2027. Avanzi accompagna il Comune nel processo di realizzazione del nuovo Community Hub.

Per approfondire:
> Chi si occupa di città, si occupa di educazione
> Where Learning Happens. L’educazione come politica urbana
> Education as an urban policy: il filo rosso tra educazione e city making

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