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Officine di Città: costruire lo spazio pubblico, insieme

Di Sara Le Xuan, consulente senior di a|place ed Elena Donaggio, senior manager di a|place

Con il progetto Officine di Città, Avanzi ha costruito le condizioni per la riattivazione, a fini sociali e culturali, di spazi pubblici dismessi o sottoutilizzati, valorizzando le “energie sociali” del territorio e supportando l’Amministrazione nella gestione dell’intero processo. L’esito di questo lavoro ha portato alla firma dei primi Patti di Collaborazione Complessi del territorio pontino e alla nascita di 5 Case di Quartiere e di Borgo.

Officine di Città è un percorso di co-progettazione volto alla definizione della strategia di riattivazione e valorizzazione di spazi pubblici che ha portato alla definizione e sottoscrizione dei primi 5 Patti di Collaborazione Complessi del territorio pontino. Gli spazi oggetto del lavoro hanno riguardato l’ex tipografia di Viale XVIII Dicembre, l’ex Scuola Materna di Via Milazzo, localizzati nella zona centrale della città, l’ex Casa Cantoniera di Borgo Sabotino, l’ex cinema ENAL di Latina Scalo e il Centro Sociale di Borgo Piave, localizzate in zone e borghi periferici.

Promosso dall’amministrazione comunale di Latina e sviluppato da Avanzi, il percorso è inserito all’interno di un programma più ampio finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Programma Straordinario di Intervento per la Riqualificazione Urbana e la Sicurezza delle Periferie con il progetto “Latina anche città di mare. Volano di riqualificazione urbana”.

Officine di Città ha sostenuto un’attività di accompagnamento finalizzata alla condivisione di una strategia generale per la co-produzione di nuovi hub territoriali la quale, a partire dall’identificazione dei bisogni locali, ha supportato l’individuazione di nuovi spazi di espressione e favorito il protagonismo delle diverse comunità.

Il processo ha perseguito gli obiettivi di riconoscere le energie e le risorse locali, rafforzare o mettere in discussione le relazioni tra queste, lavorando allo sviluppo di senso di appartenenza e condivisione verso la strategia che l’Amministrazione ha inteso promuovere per la riattivazione dei cinque immobili.

Il percorso Officine di Città è stato suddiviso in due macro-fasi di lavoro.

La prima fase ha avuto l’obiettivo di attivare le comunità locali secondo un approccio di co-creazione di luoghi dedicati ad attività e servizi di natura culturale, sociale e ricreativa, definendo le linee guida per lo sviluppo dei 5 spazi. Questo approccio è andato ben oltre i tradizionali sistemi partecipativi, generando un percorso di valorizzazione di nuovi spazi di espressione e protagonismo civico.

La seconda fase del percorso ha messo in campo, a partire dalle linee guida, una dimensione operativa per la definizione dei contenuti dei Patti di Collaborazione Complessi, definendo nello specifico il partenariato per la co-gestione degli spazi e le azioni da mettere in campo in un arco temporale di 5 anni.

Il percorso, oltre ad una dimensione site-specific legata a ciascun immobile, ha posto l’attenzione alla dimensione di rete, portando alla definizione di attività trasversali di coordinamento e raccordo tra spazi, attività e soggetti gestori.

In generale il percorso, grazie all’impegno dei soggetti che hanno impiegato tempo, risorse e competenze e dell’amministrazione comunale, è stato in grado di lavorare su diversi fronti:

  • la co-progettazione, mettendo in campo anche importanti capacità di mediazione del conflitto e di cooperazione;
  • la sperimentazione lungo il corso dell’azione, attraverso una dimensione concreta che ha abbandonato ogni forma di astrazione e ha messo in gioco capacità di coordinamento nella sperimentazione di uso temporaneo e ha visto l’organizzazione di un calendario di uso temporaneo;
  • la programmazione nel medio-lungo periodo, attraverso la costruzione di un progetto di co-gestione che verrà implementato attraverso fasi e azioni propedeutiche.

Dopo un lavoro di oltre un anno e mezzo, alla fine di settembre del 2021, sono stati ufficializzati e firmati i cinque Patti di Collaborazione Complessi per la co-gestione delle Case di Quartiere e di Borgo. Questo rappresenta l’esito del percorso di Officine di Città, ma è solo l’inizio di un progetto sfidante, che vede lo sviluppo di hub territoriali per, con e della città, in cui sono coinvolti decine di realtà locali e l’amministrazione comunale in un patto di collaborazione e condivisione di 5 beni comuni.

Non si tratta solo delle singole Case.

Si tratta anche del coordinamento tra queste diverse realtà (portato avanti dall’Urban Center di Latina), inserite all’interno di una strategia più ampia di scala urbana, volta a consolidare una rete e una collaborazione stabile tra i diversi soggetti che animano gli spazi, in un’ottica di complementarietà e cooperazione generale.

Alcuni dei cinque spazi oggetto del percorso necessitano di interventi di riqualificazione: l’amministrazione comunale ha ottenuto dal Ministero dell’Interno delle importanti risorse per operazioni di rigenerazione urbana proveniente dal PNRR. Tra i diversi interventi quello legato ad attività di manutenzione per il riuso e la ri-funzionalizzazione di due Case di Quartiere: si tratta dell’ex scuola materna di via Milazzo, e dell’ex Tipografia Il Gabbiano, su Viale XVIII Dicembre, entrambe per lavori per un importo complessivo di oltre 1 milione di euro.

Senza dubbio crediamo che parte della forza di questo programma di riqualificazione sia da ricondurre alla capacità di ribaltare alcune modalità di intervento, avendo cura di co-progettare i contenuti a favore di contenitori in cui farli esprimere.

La sfida, quindi, è appena cominciata.

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