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SEGIE: imprenditoria, equità e trasformazione. Il nostro bilancio di un percorso lungo 10 mesi

di Alberto Muscari Tomajoli, Incubation manager & COO a|cube

Il 17 giugno abbiamo ospitato nel nostro spazio Avanzi Coworking di Milano l’evento finale di Social Economy that Reduces Gender Inequality in Europe, un progetto nato per promuovere un’economia sociale davvero inclusiva e attenta alle questioni di genere. Un percorso sviluppato con ActionAid Italia, Empow’Her (Francia), a|cube e Universidade Nova de Lisboa, con il cofinanziamento della Commissione Europea, e mirato a valorizzare il ruolo strategico delle imprese sociali nella lotta alle disuguaglianze di genere.

Avviato in Italia, Francia e Portogallo, SEGIE ha coinvolto ricercatori, policy maker, imprese sociali e attivistə, attraverso un percorso articolato di analisi, formazione, advocacy e incubazione di startup sociali.

L’evento di chiusura del progetto è stata una giornata intensa e partecipata: tavoli tematici di confronto con mentor, una tavola rotonda con rappresentanti istituzionali ed esperte del settore e la sessione di pitch finale con i team accompagnati.

LA CALL, LA SELEZIONE E L’INCUBAZIONE

Tutto è partito da una call aperta a maggio 2024: abbiamo ricevuto 35 candidature, da cui abbiamo selezionato 10 realtà con un forte orientamento all’impatto sociale e di genere. L’incubazione si è sviluppata lungo 10 mesi, combinando workshop online, bootcamp in presenza, momenti di formazione, mentorship e accompagnamento su misura.
Il percorso ha toccato diversi ambiti e metodologie, tra cui ideazione e theory of change, validazione di mercato, business modelling, posizionamento strategico, fundraising, leadership inclusiva e modellizzazione economico-finanziaria. Ogni fase è stata pensata per rafforzare la coerenza tra modello di business e impatto sociale, evitando che i due elementi procedessero su binari paralleli e amplificare quindi la capacità delle realtà di realizzare sempre più cambiamenti concreti, misurabili e duraturi.

 

I RISULTATI: PROGETTI PIÙ SOLIDI, VISIONE PIÙ CHIARA

Abbiamo somministrato un questionario finale alle realtà partecipanti per provare a raccogliere input e valutare l’efficacia del lavoro di accompagnamento svolto. I team hanno raccontato con entusiasmo l’evoluzione avuta nei 10 mesi di lavoro. Alcune realtà sono passate “da una visione in fase sperimentale a una startup con un modello di business validato e un posizionamento strategico chiaro”, altre hanno “strutturato un piano d’impatto e un piano economico-finanziario coerente”, altre ancora hanno “definito finalmente pricing e offerta commerciale”.
C’è chi ha lanciato un prodotto, chi ha stretto partnership istituzionali, chi ha raddoppiato la propria community, chi ha costruito pitch e piani di marketing efficaci, chi ha rivisto la propria strategia di crescita B2B. Tutte, nessuna esclusa, hanno lavorato per allineare impatto sociale e sostenibilità economica.

Di seguito vogliamo citare direttamente alcuni dei commenti restituitici dagli stessi team:
Abbiamo imparato cosa fosse una teoria del cambiamento e come creare un piano di impatto chiaro. Dieci mesi di lavoro che hanno reso la nostra visione tangibile e reale”.
Siamo passati da un’idea a un business plan solido, formule di prodotto pronte, relazioni con investitori e un brand definito”.
Abbiamo imparato a leggere i numeri, definire una strategia commerciale sostenibile e valorizzare davvero la nostra proposta”.

In generale, secondo i feedback raccolti con il questionario finale, i team hanno segnalato tre principali contributi del percorso:

  1. Sviluppo strategico e business modeling: il programma ha aiutato a strutturare meglio le idee imprenditoriali, chiarire piani economici e rafforzare la sostenibilità.
  2. Impatto e teoria del cambiamento: supporto nella definizione degli obiettivi trasformativi e nell’integrazione dell’impatto di genere nel core del progetto.
  3. Comunicazione e networking: miglioramento nella capacità di raccontarsi, connettersi a un ecosistema e costruire alleanze strategiche.

LE STARTUP PREMIATE

A conclusione del percorso sono state selezionate 3 startup vincitrici: tre progetti che incarnano appieno la visione trasformativa che ci ha guidati in questi mesi e a cui sarà erogato un contributo di 8.000€ ciascuna.

La selezione è stata estremamente difficile data la qualità, il valore e l’impegno dimostrate da tutti i team durante il percorso, ma alla fine abbiamo selezionato:

Gomito a Gomito: un brand di sartoria sostenibile che, dal 2010, offre opportunità di formazione e lavoro alle donne detenute nella Casa Circondariale di Bologna. Aumentano l’autonomia economica e sociale delle donne vulnerabili attraverso un laboratorio che promuove l’economia circolare.

PinkRoad: la prima piattaforma esclusivamente femminile che favorisce il networking tra donne per affrontare insieme percorsi che normalmente intraprenderebbero da sole. A differenza dei competitors, che offrono solo supporto tecnologico, PinkRoad crea una community fisica dove la presenza di un’altra donna diventa una fonte di protezione e supporto, eliminando la solitudine nel percorso.

COLORY*: uno spazio sicuro che amplifica le voci delle persone razzializzate, promuovendo una rappresentazione più inclusiva della società italiana multietnica. Con oltre 52K follower, organizza il format live #FATTISENTIRE, per promuovere un cambiamento verso una società più equa e rispettosa


SEGIE non è stato solo un programma di incubazione: è stato un laboratorio per immaginare un’economia più giusta, dove l’imprenditorialità si intreccia con l’equità, e dove le idee possono diventare strumenti concreti di cambiamento.

Per approfondire:

> Leggi l’articolo de “Il Quotidiano del Sud”
> Economia sociale e uguaglianza di genere. Imprese e modelli trasformativi
> Guarda il video

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