di Angelo Miotto, Head a|word
Duecentomila metri quadrati di spazio verde. È l’area del Forte Santa Caterina, a sud di Verona, che il Comune ha deciso di riqualificare con un progetto ambizioso, per metodi e tempi, che ci vede protagonisti come Avanzi sia nella consulenza sul percorso di rigenerazione, sia per la costruzione dell’identità e la comunicazione di quello che diventerà a tutti gli effetti un luogo di partecipazione, attivazione e condivisione, un polmone verde progettato con i più attenti criteri di accessibilità, attrezzato con delle aree dedicate a iniziative per la cittadinanza e il social housing.
NASCE SPAZIO FORTE
Il nome del progetto che abbiamo presentato pubblicamente lo scorso 4 settembre è Spazio Forte, ad indicare il legame con quel che resta del forte di metà Ottocento. Una scelta precisa sul termine “spazio”: un luogo da abitare che diventi parte ed espressione di una città innovativa, accessibile e inclusiva, estesamente percorribile. Un nuovo riferimento e centro vitale per Verona che sia raggiungibile con facilità dalle altre zone della città, che sia porosa e aperta alle relazioni con i quartieri limitrofi.
Spazio Forte non è solo un parco e, poiché le parole sono importanti abbiamo scelto di rappresentare la poliedricità, il futuro molteplice uso, con una definizione articolata: una grande area verde, che ospiterà usi e attività diversi, per promuovere lavoro, cultura, diversità. Sarà uno spazio abitabile, dove poter stare e incontrarsi, per socializzare e divertirsi, passeggiando e praticando sport. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto di rigenerazione interviene sullo spazio e agisce con la comunità: abbatte le barriere fisiche, ridisegna il suolo e i percorsi, attiva i soggetti che intendono generare impatto pubblico, raccoglie le loro aspirazioni e attira le capacità progettuali.
LA VISIONE DEL FUTURO: IDEE, OBIETTIVI E ALLEANZE
La prima volta che abbiamo visitato l’area di Santa Caterina con Tommaso Ferrari, Assessore alla Transizione ecologica, Ambiente, Mobilità, Lavori Pubblici alla guida del progetto, l’impatto è stato davvero forte: dietro un cancello chiuso a catenaccio la casa di un custode, vecchia architettura semplice, essenziale, per poi proseguire su una strada che a sinistra vedeva verde incolto a perdita d’occhio, con una grande cisterna di grigio cemento a svettare, mentre a destra la nostra attenzione era rapita da una serie di capannoni di media grandezza. Quegli spazi erano diventati un grande magazzino dai diversi usi, terra e cemento che costituivano un enorme sgabuzzino disabitato.
Oggi quei capannoni sono stati demoliti, per un piano che illustriamo anche grazie a rendering che dimostrano come quelle aree si riempiranno, invece, di progettualità e di vita, di persone, di utilità e impatto sociale. Una scommessa per l’amministrazione comunale: il progetto mobilita 19 milioni di euro, di cui 15 milioni sono fondi PNRR, mentre 4 milioni vengono dai fondi del Comune di Verona.


Qual è la visione del Comune rispetto al futuro di Spazio Forte? E come e chi gestirà questa nuova realtà che si candida a diventare un luogo per la cittadinanza, ma anche per chi è disponibile a diventare impresa sociale per realizzare i propri desideri?
Le due domande sono cruciali e riguardano il cosa e il come. Partiamo dal cosa: la città di Verona ha previsto in fase progettuale la costruzione di un polo di housing sociale, con 20 nuove unità abitative, un ciclo-ostello, un bar, un polo culturale e una fattoria sociale, spazi dedicati a eventi all’aperto, un’arena per spettacoli e concerti e una piazza centrale, luogo della partecipazione.
Il come, è lo strumento della co-programmazione, attraverso un avviso pubblico – presentato il 2 ottobre a Verona – che ha l’obiettivo di individuare e attivare i soggetti che vogliono generare impatto disposti a mettere le loro visioni, idee e progettualità in dialogo con il futuro di Spazio Forte.
Chi si unirà al tavolo di lavoro, attraverso il bando, discuterà le possibili direzioni fino all’apertura di una seconda fase, quella di co-progettazione dove l’amministrazione comunale sarà architetto della geometria delle realtà individuate, chiamate a ragionare insieme, ma questa volta con un approccio di fattibilità pratica che avrà l’obiettivo di portare a un soggetto gestore ampio.
Al Pubblico la responsabilità e la cura dello sviluppo e il controllo, alla società civile e Terzo Settore esprimere le proprie preferenze e progetti, al privato rendersi disponibile in una relazione di responsabilità sociale rispetto al territorio.
Una via sulla carta win-win che aspetta solo la dimostrazione pratica proprio nel cammino che sta percorrendo Spazio Forte.
OPEN DAY E PRESENTAZIONE DEL BANDO
Per realizzare tutto quello che abbiamo raccontato fin qui è necessaria una città consapevole, quindi informata: per questo abbiamo organizzato e animato un Open Day, il 18 di settembre, aperto a quanti avessero voluto vedere e sapere: vedere lo spazio con visite in sicurezza ai cantieri e guardare i rendering di futuro, oltre a porre questioni agli assessori e tecnici presenti.
Gran successo di pubblico, tanta curiosità e anche l’occasione per noi di mappare ricordi e memoria di quell’area sostanzialmente abbandonata da troppi anni.


Il 2 ottobre, invece, abbiamo organizzato un convegno al Palazzo della Gran Guardia di Verona – La rigenerazione dell’area del Forte di Santa Caterina: una strategia di innovazione e inclusione per Verona – che arrivasse a raccontare l’avviso di co-programmazione alle soggettività interessate, arricchendo il dibattito con ospiti e argomenti che fossero un viatico rispetto all’esperienza che si sta percorrendo a Verona. (Scopri il programma).
Mettiamo delle tracce audio per ascoltare gli interventi, i panel e le testimonianze degli assessori che stanno collaborando al progetto: oltre a Tommaso Ferrari, Luisa Ceni con delega ai Servizi Sociali e Italo Sandrini, per il Terzo Settore.
Di seguito gli interventi:
Il convegno è stato uno strumento utile per il futuro di Spazio Forte, un incontro che ha coinvolto ospiti capaci di raccontare possibilità ed esperienze che potranno servire al cammino che resta da fare. Cosa hanno recepito gli amministratori? E cosa hanno indicato gli ospiti? Alcune di queste risposte qui, nelle veloci interviste che abbiamo realizzato in chiusura dei lavori.
E adesso? Innanzitutto c’è una grande curiosità, per vedere chi applicherà al bando e che idee arriveranno sul tavolo. Oltre alla promessa di proseguire la strategia di diffusione in città, non solo, ma anche verso altre città e regioni, per le potenzialità di un progetto che possiamo descrivere, senza timore di iperboli, visionario e apripista.
Spazio Forte ha iniziato quel cammino spesso esaltante in cui una opportunità diventa, non senza fatiche e impegno, una realtà condivisa dentro la città. Stay tuned per seguire tutti gli aggiornamenti. Ne vale la pena.
Ultimi Articoli


